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OPERE D’ARTE

Diverse sono anche le importanti opere pittoriche presenti alla Sacra di San Michele, di derivazione religiosa e in cui sono raffigurati La Madonna, Gesù e San Michele arcangelo in diversi momenti, dall’Assunzione, alla Deposizione di Gesù, alla Natività.

TRITTICO DI DEFENDENTE FERRARI (1520 circa)

È il capolavoro più prezioso che possiede la Sacra. Prelevato dall’altare maggiore, è stato poi restaurato e posto nel Coro Vecchio.Nel centro domina, in piedi su un arco di luna, in una mandorla d’oro, circondata da 12 cherubini, una delicata Madonna che allatta il Bambino Gesù. I pannelli laterali rappresentano l’uno San Michele Arcangelo che sconfigge il demonio, l’altro San Giovanni Vincenzo, che presenta alla Vergine il committente dell’opera Urbano di Miolans, abate commendatario della Sacra dal 1503 al 1522. La vezzosità del Bambinello è mirabile e naturalissima è la posizione dei piedini. Lo splendido viso di Maria ispira fiducia: lo sguardo è modesto e l’impressione generale è di malinconia dolce, innocenza e pudore. Alla base vi è una squisita predella su cui l’autore dipinge la Visitazione di Maria, la Natività del Bambino Gesù e l’Adorazione dei Magi.

GRANDE AFFRESCO DELL’ ASSUNZIONE (1505)

È il più grande affresco che si conserva alla Sacra, dipinto nel 1505 sulla parete sinistra di chi entra in chiesa. È un’opera di grandi dimensioni (6,50 x 4 metri) eseguita in gran parte da Secondo del Bosco di Poirino, ma certamente presenta anche la mano di un suo scolaro. Il pittore seppe dividere lo spazio con ottimo criterio distribuendovi tre scene: la Sepoltura di Gesù, la dormizione di Maria (soggetto piuttosto raro), la Madonna Assunta. La scena migliore è quella di Gesù calato nel sepolcro, per l’espressivo dolore del viso, il movimento accentrato delle persone, la semplice freschezza dei colori.

AFFRESCO DELLA LEGGENDA (fine 1600?)

Si trova sulla parete destra del Coro Vecchio. È dipinto a linee rosse e bianche su sfondo giallastro e riassume la storia, mista a leggenda, della fondazione del Santuario.In alto a destra sono raffigurati San Giovanni Vincenzo che taglia le travi per costruire una chiesetta a San Michele sul monte Caprasio, angeli e colombe che trasportano le travi dal monte Caprasio alla cima del Pirchiriano. In alto a sinistra il monastero di San Michele già costruito, avvolto da tre fiammate a significare l’angelica apparizione. Al centro il Vescovo di Torino Amizone che sale da Avigliana e trova la chiesa già consacrata dagli Angeli. In basso a sinistra il corteo di Ugo di Montboissier che da Susa si dirige verso il Pirchiriano per fondarvi il Monastero.

DEPOSIZIONE DI GESU’ DALLA CROCE E PREDICA DEI MORTI (1505-1510)

Sulla parte superiore del pilastro del Coro Vecchio è affrescata la deposizione di Gesù: le figure sono ispirate a quelle di Gesù sepolto del grande affresco.Nella parte inferiore la scena curiosa di due scheletri che parlano ad un gruppo di fedeli attraverso due cartigli, uno in latino, che invita alla pietà per i defunti e uno in francese arcaico che esorta i viventi a pregare per i trapassati e a ricordare il comune destino mortale.

All’esterno dell’abbazia, dal 24 settembre 2005, su uno spuntone di roccia esistente tra il “Monastero Vecchio”e il basamento della chiesa, è collocata inoltre la statua di San Michele Arcangelo creata dallo scultore Paul dë Doss-Moroder, artista altoatesino, le cui opere più importanti si trovano in Italia, in Germania e in America.

Si tratta senza dubbio di una nuova e originale interpretazione dell’Arcangelo Michele, un’opera di grandi proporzioni (altezza m. 5,20 più m. 1,80 di ali, peso 3400 Kg circa). La statua ha vinto il concorso nazionale indetto dalla Sacra per la realizzazione di una scultura ispirata all’Arcangelo Michele.

L’artista descrive così la sua opera: “San Michele Arcangelo fu l’Arcangelo del Bene, che sconfisse il Male: la mia statua vuole rappresentare soprattutto questo, nel nostro mondo infedele alla Pace. L’opera si compone di due parti: in una, San Michele Arcangelo sta sulla roccia viva, la stessa su cui è eretta l’Abbazia, vincitore del Bene per la Pace e Portatore della Parola di Dio; nell’altra, le ali dell’Angelo del Male, sconfitto, sprofondano nelle tenebre ai piedi della roccia sporgente. L’Arcangelo è anche Custode del Regno di Dio, che simbolicamente si apre nella parete alle spalle della scultura”.

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